Il sindaco fa il punto al Rotary club Ancona Conero: progetti e visione del futuro
Alla fine sono scattati gli applausi dagli oltre 80 rotariani che hanno seguito con estrema attenzione il racconto dei primi due anni di amministrazione del capoluogo da parte di Daniele Silvetti. Sindaco della svolta, avvocato, un curriculum sia professionale che politico di tutto rispetto, già Presidente del Parco del Conero e Consigliere regionale: la sua visione di “una grande Ancona” è chiara e passa attraverso alcuni punti fermi.
Dopo il saluto di benvenuto tradizionale da parte del Presidente del Rotary Club Ancona Conero Francesco Filoni, Silvetti ha illustrato che cosa deve fare un capoluogo per migliorare la percezione di sé, diventare più attraente, sviluppare la sua vocazione turistica e di accoglienza. Dallo sviluppo di queste caratteristiche dipende la crescita del tessuto economico e commerciale di Ancona – ha detto Silvetti – e tutto questo è legato alla partecipazione e coinvolgimento dei cittadini. “Prima di tutto, occorre riappropriarsi di luoghi strategici, come il porto. E’ il cuore della città ma sembra distante. Per questo vogliamo fortemente riattivare la stazione ferroviaria marittima. L’Autorità portuale è d’accordo ed è già previsto nel Piano del Porto. Questa amministrazione comunale vuole essere quella che corona il sogno di far arrivare a prendere l’aereo agli anconitani che abitano in centro, partendo con la nuova metropolitana di superficie dal cuore di Ancona, fino all’aeroporto!”. Ma non basta. I progetti sono molti altri, alcuni in corso d’opera, come il recupero “monumentale” della Galleria del Risorgimento, il mercato delle erbe e quello di piazza d’armi, la nuova piazza della Repubblica, la riapertura della Pinacoteca, della Biblioteca Benincasa, la ciclopedonale del Conero. Poi i progetti più ambiziosi, per cui occorre più tempo, come il parcheggio San Martino, il palaveneto e lo studentato all’ex deposito derrate del Cardeto (che farà parte del Parco del Conero).
Alla prova dei fatti questa giunta ha già portato a casa alcuni risultati, come il G7 alla Mole che ha portato Ancona alla ribalta internazionale. E la Mole Vanvitelliana deve ancora essere completata nella sua ristrutturazione. Le sfide sono tante, alcune solo iniziate. Ma Silvetti dimostra calma e gesso, non si fa prendere dall’ansia. Una città capoluogo che deve cambiare strutturalmente, a cominciare da traffico, circolazione e viabilità, fino a mentalità e cultura, non è cosa da poco.