Le vongole vincono la sfida di Natale

Più di 100 q la settimana nell’ultimo periodo: la Copemo spiega il segreto della qualità “lupino” dell’Adriatico, da Ancona in tutta Italia, fino in Spagna

Sembravano non reggere la competizione con i piatti del Natale: cappelletti, lenticchie, salmone, tacchino? Invece… tornano le vongole!

Lo dicono i dati dei mercati ittici, svelati in anteprima dalla Copemo, la Cooperativa Pescatori e Molluschicoltori di Ancona. Non solo Ancona ma tutte le Marche e fuori regione, la Copemo pesca in Adriatico, lavora e confeziona le vongole e le distribuisce in tutta Italia, fino ai supermercati della Spagna. Rispetto ad una media di circa 80 quintali la settimana, sotto le feste natalizie si è superato il limite di fornitura di 100 quintali/settimana, arrivando anche a 120 q, un vero record.

Le vongole per la Copemo sono il 70% del fatturato, che nell’anno 2023, anno del cinquantenario dalla fondazione, ha superato i 50 milioni di euro di fatturato complessivo.

Le statistiche dei pranzi e cene rilevata a livello nazionale attestano lo spaghetto alle vongole come il piatto di pesce preferito dagli italiani. Varie le motivazioni: forse perché costano meno di astice o salmone, forse perché si trovano più facilmente in tutti i mercati cittadini. E questo è anche soprattutto merito del lavoro e della distribuzione capillare della Copemo.

Noi anconetani diciamo pure che come piatto è più “facile” rispetto alla pasta con le sarde oppure lo stoccafisso, che richiedono preparazioni più complesse.

In buona sostanza comunque, nella sua semplicità, è stata la vongola a rispettare pienamente la tradizione natalizia e a fare la protagonista su tutte le tavole degli italiani. La vigilia di Natale e a Capodanno, ma anche spesso a pranzo e con più frequenza addirittura dei bigoli al nord, dei cappelletti al centro e del capitone al sud, la vongola ha vinto ogni sfida – fra primi piatti e zuppa – e ha battuto il record delle presenze sulla tavola.

Dato scientifico

Ma c’è da domandarsi: che tipo di vongola? Naturalmente la vongola dell’Adriatico.

Che ha di speciale la vongola adriatica detta “lupino”? Ce lo spiegano alla Copemo.

La specie “lupino” resiste di più, se confezionata adeguatamente sotto ghiaccio, appena pescata, mantenendo le sue caratteristiche organolettiche per diversi giorni. La “lupino” ha una conchiglia bruno chiara con striature giallastre. Le dimensioni si aggirano solitamente intorno ai 3 cm, anche se possono raggiungere i 5 cm. Rispetto alle altre vongole, la forma della “lupino” è più tondeggiante. Questa vongola è molto nota anche ai nutrizionisti: vediamo cosa contengono 100 g di vongole: Acqua 82,5 g; Proteine: 9,8 g; Lipidi: 1,2 g; Carboidrati: 3,9 g; Zuccheri: 0 g; Sale: 1,47 g (per via dell’acqua di mare); Potassio: 628 mg; Calcio: 92 mg; Colesterolo: 67 mg; Ferro: 28 mg; Magnesio: 18 mg; Vitamina B6: 0,1 mg.

Le vongole, dunque, sono un’ottima fonte di proteine e minerali (specialmente potassio e calcio). Sono un ottimo aiuto per bilanciare la pressione sanguigna e per regolare il ritmo cardiaco. Non ci sono controindicazioni per i diabetici, tuttavia è sconsigliato mangiarne in quantità elevate per via dell’elevato contenuto di sodio e di colesterolo.

In conclusione, la vongola dell’Adriatico fa bene ed è buona, tanto che la sua esportazione sta crescendo molto.

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