Una grande festa, protagonisti i dipendenti. Presto il nuovo polo produttivo, il sottovuoto e l’acquedotto marino: una cooperativa in piena salute
Tantissime emozioni e nuovi progetti di sviluppo alla grande festa per i 50 anni della COPEMO, la prima cooperativa della pesca di Ancona. Il momento del confronto inziale, al parlamentino del Seebay di Portonovo, è stato un motivo per ricordare passato, presente e futuro dell’azienda. L ’A.D Luciano Sacconi, non senza un filo di commozione, ha confermato il trend di crescita che porta la Copemo, con più di cento dipendenti e 50 mln di fatturato, ad essere azienda in piena salute che guarda a nuovi progetti. Dopo il saluto del Comune di Ancona con l’assessore Antonella Andreoli, con la presenza per la Regione Marche del consigliere Ciccioli e alla fine anche del governatore Acquaroli che ci teneva molto ad essere presente e dell’on. Mirco Carloni, sono stati “svelati” i tre grandi progetti/opportunità: la realizzazione del nuovo “polo produttivo Copemo” con il recupero di un capannone anni ‘60 adiacente all’attuale sede che consentirà nuove assunzioni; la messa in opera del confezionamento sottovuoto per il prodotto fresco che aprirà nuovi e proficui mercati. Infine l’acquedotto marino, che consentirà risparmio di energia e maggiore qualità del prodotto.
Un progetto che interessa molto anche l’indotto del porto di Ancona.
Insomma, “Cinquant’anni di storia” che testimoniano un modello sano e vincente, come è stato ricordato dai vertici nazionali dell’AGCI, il presidente Giovanni Schiavone e il presidente Agrital Giampaolo Buonfiglio, di cui Copemo fa parte, oltre al presidente Marche Antonio Gitto e al past president Stefano Burattini. Un’emozione grande, partita dal racconto di Elio Brutti della difficile avventura di una piccola cooperativa di pescatori, fra ostacoli, problemi e burocrazia. Ma con la soddisfazione, oggi, della conquista di un futuro tecnologico con tante commesse all’estero, in particolare in Spagna dove apprezzano le vongole e i prodotti dell’Adriatico.
Il Presidente Copemo Maurizio Angelini ha sottolineato la forza della squadra ed i valori della cooperazione, premiando il socio anziano Mauro Frulla e, alla memoria, il fondatore Canafoglia.
La splendida scenografia realizzata in stile marinaro, la voce di Luca Violini che ha raccolto e rilanciato le emozioni in platea, gli auguri di Natale nel brindisi conclusivo fra i tavoli addobbati in blu e oro, hanno incorniciato una cerimonia che resterà nella memoria di tutti i dipendenti e delle loro famiglie.
I PROGETTI
PROGETTO STRATEGICO DI SVILUPPO AZIENDALE – NUOVO POLO PRODUTTIVO “COPEMO” NEL PORTO DI ANCONA Arch. Paola Bravi
In un contesto portuale in continua evoluzione, il nuovo stabilimento della Copemo si pone come obiettivo quello di riqualificare attraverso la demolizione, ricostruzione e ampliamento di un vecchio fabbricato degli 60, la realizzazione del polo per la lavorazione ed il confezionamento di prodotti ittici.
Il nuovo stabilimento nasce come completamento di uno sviluppo aziendale di recente ristrutturazione ed è, peraltro, un importante traguardo dell’azienda Copemo. Frutto dell’esperienza cinquantennale e della capacità di riuscire a creare nuove forme di sviluppo aziendale in un contesto europeo.
Il progetto è stato studiato per garantire Il flusso produttivo sviluppato secondo il concetto sanitario della “marcia in avanti”, si realizza attraverso due reparti principali: il centro di depurazione e il centro di confezionamento e di spedizione molluschi. L’edificio con superficie complessiva di 1.800 mq circa sviluppa su due livelli. Parte integrante dell’ambizioso progetto prevede la realizzazione della mensa aziendale, un servizio che contribuisce a rendere ancor più vivibile l’ambiente lavorativo e che valorizza la componente umana.
L’IMBALLAGGIO SOTTOVUOTO Agr. Andrea Antognini
Il sottovuoto è un moderno procedimento che nasce con lo scopo di conservare più a lungo gli alimenti, mantenendo inalterato il sapore, le caratteristiche organolettiche e nutrizionali.
Una particolare tipologia di confezionamento sottovuoto è lo skin packaging, tecnica basata sull’applicazione di una pellicola plastica termoretraibile a contatto con il prodotto e con la base su cui è sistemato, solitamente di cartoncino o plastica, per assicurare la chiusura ermetica della confezione. L’imballaggio sottovuoto con tecnologia Skin Pack per il confezionamento dei molluschi offre numerosi vantaggi:
- eccellente protezione dei prodotti;
- aumento della durata di conservazione;
- costante protezione contro gli agenti esterni (contaminazioni crociate);
- valorizzazione estetica del prodotto;
- conservazione in frigorifero semplice e pulita (no perdita liquidi);
- possibilità di esposizione sugli scaffali anche in verticale o inclinati
La realizzazione delle confezioni (vaschette, film plastico ed etichette) completamente in PP (Polipropilene), oltre alla tradizionale cottura in padella, consente di far aprire le vongole mettendole direttamente in microonde per soli 5 minuti a 700/800 W.
L’ACQUEDOTTO MARINO Ing. Fabio Ciccarelli
La realizzazione di un acquedotto marino per l’approvvigionamento di acqua di mare, il suo utilizzo garantirebbe miglior qualità organolettiche degli stessi, dopo la lavorazione. L’utilizzo diretto di acqua di mare naturale inoltre andrebbe a sostituire l’acqua salata che attualmente viene prodotta in maniera artificiale. L’acquedotto marino infine potrà essere utilizzato, per la lavorazione di prodotti ittici, anche da tutti gli altri operatori dell’area portuale, con una conseguente amplificazione dei benefici